Lavorare come cartomante: aspetti burocratici e consigli per essere credibili sul mercato

Sono sempre di più le persone che, non riconoscendosi più in un mondo lavorativo all’insegna delle performance e, soprattutto, desiderose di un maggior controllo sulla propria vita, decidono di fare il grande passo e di costruirsi un percorso autonomo lavorando da casa.

Il bello di questo cambio di passo riguarda la possibilità di gestirlo, oggi come oggi, conciliando le proprie passioni con le richieste del mercato.

Questo è il caso della cartomanzia, una disciplina olistica molto antica che, per tantissimi, è un hobby fin dalla giovinezza (tutti abbiamo un amico o un parente che, almeno una volta, ha proposto la lettura delle carte dopo una cena o un aperitivo in compagnia).

 I cartomanti, numeri alla mano, in Italia sono sempre più richiesti. Sì, la concorrenza è spietata ed è per questo importante cercare di spiccare fin da subito, evitando così di vedersi associare a fastidiosi luoghi comuni sulla professione.

Vediamo quindi qualche consiglio relativo agli aspetti burocratici e alla dritte per risultare credibili sul mercato.

Lavorare come cartomante in Italia è legale?

Sì, lavorare come cartomante in Italia è legale. Necessario, però, è essere consapevoli dei limiti che la normativa vigente ha messo in primo piano. Il principale riguarda il TULPS, Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, e in particolare il suo articolo 121.

In quest’ultimo si chiama in causa in maniera esplicita il divieto della pratica del ciarlatano, giuridicamente definita come l’attività di chi specula sulla credulità delle persone con cui ha a che fare per scopo di lucro.

Ciò vuol dire che è necessario limitare la propria azione alla lettura delle carte, ascoltando i clienti senza sconfinare nell’abuso professionale, il che vuol dire indirizzarli da un medico in caso di riferimento a problematiche di salute sia fisica, sia mentale.

Serve la Partita IVA?

Nel momento in cui si avvia l’attività di cartomante e questa diventa continuativa, con entrate che, nell’arco dell’anno, superano i 5000 euro, è necessario aprire Partita IVA.

Il consiglio è di rivolgersi a un commercialista esperto in professioni che vengono gestite online.

Questo professionista ha, tra i vari compiti, quello di scegliere il codice ATECO.

Per dovere di completezza, riportiamo qui sotto i più comuni quando si parla di attività di cartomanzia:

  • 90.99 (altre attività professionali)
  • 09.09 (altri servizi alla persona)

In merito al regime fiscale, all’inizio il gold standard è il forfettario. Valido fino a 85.000 euro di fatturato, prevede un’imposta sostitutiva del 5% per il primo lustro e del 15 successivamente.

Come essere credibili agli occhi dei potenziali clienti

Essere credibili agli occhi dei potenziali clienti può risultare complesso per gli aspiranti cartomanti nel 2025, ma non impossibile.

Essenziale è innanzitutto scegliere una nicchia: la tuttologia non paga più, anche quando si parla di cartomanzia.

Se non si ha modo di mettere online subito un proprio sito o non si ha proprio intenzione di aprirlo, è importante affidarsi a un portale verticale serio.

I servizi di cartomanzia online sul sito di Giupiter rispondono perfettamente a questo criterio.

Il portale è riuscito, nel giro di poco tempo dal suo lancio online, a guadagnarsi una fetta di visitatori e clienti affezionati prima di tutto per la chiarezza, un caposaldo prezioso da considerare se si punta a lavorare come cartomante.

Tutto quello che riguarda le tariffe deve essere all’insegna della trasparenza fin dal primo momento.

Altro vantaggio nel rivolgersi a un sito come quello sopra menzionato riguarda la tutela della privacy, grazie alla possibilità, se lo si desidera, di inquadrare solo le mani.

Molto utile anche se si crea un profilo su un portale verticale è pure l’apertura di un canale Instagram, sul quale condividere, con l’equilibrio giusto, post ispirazionali – prendi nota di tutto quello che ti colpisce quando leggi libri, ascolti podcast o vivi momenti come la meditazione – e contenuti promozionali.